Egisto Malfatti è stato un poeta, attore teatrale, cantautore e regista italiano. La sua attività artistica è principalmente legata al Carnevale di Viareggio ed in special modo al suo teatro vernacolare.
Fondamentalmente timido (per sua ammissione), tuttavia perfezionista e inflessibile sul palcoscenico.
In teatro completamente padrone della scena e del pubblico, sempre “prima donna” e “deus ex machina” dello spettacolo, sottolineando emozioni e personaggi con sapienti sguardi o movimenti degli occhi e del corpo, alternando il riso alla lacrima, le entrées da clown del circo ad assoli di struggente malinconia.
In tutte le sue opere teatrali e letterarie ha cercato di mettere in evidenza l’umanità e la dignità dei personaggi, soprattutto quelli più poveri e derelitti.
Inoltre ha inteso trasferire e salvare, per quanto possibile, il patrimonio culturale di una comunità, fatto di linguaggio, di gesti ed emozioni, che altrimenti si sarebbe perso con la scomparsa degli ultimi testimoni di un’epoca.
Palcoscenico e interpretazioni, dunque, non fini a sé stessi, bensì mezzo per dire, per dare e soprattutto per lasciare.