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Viareggio West (1980)

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Nome e cognome
Foto di Egisto MalfattiEgisto Malfatti

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Interpreti

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Arrangiamento

ignoto

Immortale perla di Egisto Malfatti che omaggia Viareggio con un "country" strapaesano che la magia dei rioni ha poi trasformato in un tormentone da ballare. Uno stornello che racconta gli angoli più selvaggi della città, immaginando Viareggio come capoluogo di una contea del west.

Tommaso Lucchesi
Copia negli appunti

Fatta di legno asciutto dal ’48 al ’93,
c’era a Viareggio tutto lo stesso aspetto che aveva il West,
c’era un salone matto, gremito e fitto fino alle tre,
micci e cavalli al trotto, le mosche a pietto come nel West,
fornello e carbonella, la pasta frolla, la panzanè,
il sugo dell’anguilla, farina gialla la mesti te,
i crampi alle budella, Marianna bella, devi sape’,
‘un era salmonella, ma caarella come nel West…

Yuppe di vì, yuppe di là,
sai cosa faccio, allungo un braccio
e prendo al laccio un’altra età…
Yuppe di vì, yuppe di là,
monto a cavallo e tiro in ballo la mia città.

Il ceneraccio, il neccio, la menta, il ciuccio per il bebè,
il ricciolo a capriccio, la grosta, il moccio, l’aringa in tre,
il piede sul baroccio, si va allo spaccio di Caccarè,
quel vecchio seccariccio col culo diaccio come nel West.
Del medico Stringari, di velli veri, si dice che
per tutti i su’ piaceri facesse pari con un caffè…
Fistole e raffreddori, malanni vari, ma che cascè!
anche ne’ mali seri solo i clisteri come nel West.

Yuppe di vì, yuppe di là,
sai cosa faccio, allungo un braccio
e prendo al laccio un’altra età…
Yuppe di vì, yuppe di là,
monto a cavallo e tiro in ballo la mia città.

Dopo le febbri gialle prese alla Antille, Meo di Garè
campava sulle spalle di zi’ Mandolle e di zi’ Terè,
avvolto in uno scialle stava in panciolle fori a sede’,
grattandosi la pelle sotto le palle come nel West!
C’era un budello solo, la dava a calo sul canapè
che per un atto impuro chiedeva l’oro come nel West,
Nestore, il barcaiolo che amava il pelo così com’è,
ci rimediò lo scolo, guarì da solo, come nel West.

Yuppe di vì, yuppe di là,
sai cosa faccio, allungo un braccio
e prendo al laccio un’altra età…
Yuppe di vì, yuppe di là,
monto a cavallo e tiro in ballo la mia città.

Tornavino di sera dalla brughiera come nel West
i tori di Beghera, la vacca nera di Patanè,
la diligenza chiara con sonagliere, passata l’è
Viareggio empito s’era di ciotte in tera come nel West.
In capo la bombetta, la vita stretta sotto il gilè,
le scarpe di Vacchetta, la camicetta come nel West,
la Giga, la Gavotta ballata in fretta sopra il “palché”
ed un fottio di potta, magari rotta come nel West.

Yuppe di vì, yuppe di là,
sai cosa faccio, allungo un braccio
e prendo al laccio un’altra età…
Yuppe di vì, yuppe di là,
monto a cavallo e tiro in ballo la mia città.

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