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La Viareggio delle meraviglie

La Viareggio delle meraviglie Locandina non presente

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La vicenda narra le avventure della famiglia Polli, tipica famiglia viareggina, di carnevalari veraci.
Il padre Beppe è addirittura un carrista, in verità un po’ sfigato perchè non riesce mai a vincere; quest’anno è talmente sfiduciato che è deciso a non fare il carro. Questo suo intendimento causa continui dissidi con la moglie Maria, preoccupata per la situazione economica della famiglia (“cià sempre de’ figlioli da sistema’”), e che da buona mamma tenta di tenere i figli all’oscuro della vicenda.
In questo contesto si dipanano altre vicende familiari: i figli che (per la disperazione di Beppe) vogliono diventare artisti; il nonno Tono che s’è fissato con la passerella nuova e al solo sentirne parlare si sente male; le vicine di casa che si innamorano di Gisbèrt Dell’Alumìl (Gisberto Della Latta), architetto viareggino amico di Beppe che ha promesso di trovargli un nuovo lavoro; la sorella Telène, pecora nera della famiglia (“ha sposato il lucchese Gianteodosio”) che cerca di far subentrare il marito come carrista alla cittadella; lo zio Arnaldo, carrista pure lui e vero artista della famiglia.
Nel corso di una animata discussione familiare Beppe sbotta e confessa ai figli la propria irrevocabile decisione gettando lo sconforto tra i figli, soprattutto la più piccola Sue Ellen che sconvolta dalla notizia si addormenta e….
Gisbèrt finalmente riesce a trovare il nuovo lavoro a Beppe: l’arredamento della dimora dello sceicco Al-Palankàt a Dohaaaaa. Lo Sceicco arriva a Viareggio con il suo seguito: 3 delle sue 139 mogli (Unsipòvede, Sivajamè e Adakèfia) e 3 eunuchi (Sèllo, Belmìpi e BaiBai). Le mogli/odalische s’innamorano di Gisbèrt, suscitando le ire delle vicine amiche di Maria. Uno dei tre eunuchi, vecchio amico di Beppe (“erino in classe insieme alle Lambruschini”), lo mette in guardia sui rischi della missione (“potrebbe diventare eunuco”), per cui Beppe rinuncia. Non sapendo come risolvere la situazione, Beppe convince lo sceicco ad assumere il cognato lucchese Gianteodosio, a patto che Telene, della quale lo sceicco si è invaghito, entri nel suo harem; i due, stimolati dall’enorme guadagno accettano.
Beppe è felice per lo scampato pericolo, ma è comunque senza lavoro. Viene salvato dallo zio Arnaldo che gli propone di fare il carro insieme.