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Songs - Darsenasció (2002)

Inno della compagnia teatrale Darsenasció, nonchè sigla d'apertura dei ogni suo spettacolo. Giovanni Madonna e Luca Cantalupi scrivono un pezzo allegro e spensierato per le voci di Silverio Madonna, Giovanni Cervelli e Claudia Fruzza

Tommaso Lucchesi
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Darsenasció, Darsenasció,
ma che vol di’, non me lo chiede’ che ‘un no so.
Ma che sarà? Che voglin fa’?
Io so soltanto che son matti, matti da lega’.

En solo du’ scenette, un po’ raffazzonate,
per divertissi e per bischereggia’.
Il molo, la pineta, la Fossa dell’Abate
i posti che ci garba racconta’.

E quando s’incomincia a di’ male de’ lucchesi
possiamo continua’ anco per du’ mesi.
E se voi fa’ l’attore, con noi poi già veni’,
che un Delafia per bene basta di’.

Darsenasció, Darsenasció,
ma che vol di’, non me lo chiede’ che ‘un no so.
Ma che sarà? Che voglin fa’?
Io so soltanto che son matti, matti da lega’.

Eccolo lì un attore, accanto c’è i’ regista
mi sembra il mi’ cugino quello là,
perché è lì ‘n platea che c’è il protagonista
che ride, lì davanti c’è tu pa’.

Sarà la luce in faccia o tutta questa gente,
ma son di fori e non capisco niente.
Ti posso di’, soltanto, che nel mi’ cuore sento
che per la vita io Viareggio avrò. (Ah ah)
Ti posso di’, soltanto, che nel mi’ cuore sento…

Che dentro, per sempre, Viareggio avrò.
Darsenasció, Darsenasció, Darsenasció…Dar-se-na-sció!