Colonna sonora dell'ultimo carro grande firmato Emilio Cinquini, "Il mostro oltre lo schermo". L'ultimo posto incassato con questo carro sulla tv spazzatura condannerà infatti il carrista a scendere di nuovo in seconda categoria dal 2005. Gianluca Domenici, similmente a quanto fatto due anni prima, ne realizza la soundtrack che tra l'allegria e la satira riprende il tema offerto dal contesto di riferimento rielaborandolo in maniera originale e scanzonata.
Ho visto piangere persone
Che raccontano il proprio dramma personale
Il volto del presentatore
Compiaciuto e cinico o a sciacallare
Cambio poi il canale
E ti vedo il telegiornale
Giornalisti parlano
Mentre una pistola è puntata nel sedere
Ti prende e ti plasma, ti piglia
Ti plagia, ti scompiglia
È come un'amante arcigna
Che ti seduce e poi ti lascia
La Tivvù è un Mostro
E tiri lo sciacquone
Col cervello immerso dentro al cesso
E lo dimostra il fatto
Che non abbiamo un pensiero nostro
Tutto quanto c'è imposto
Ci condizionano in tutto
La Tivvù è un Mostro
Anche se cambi canale
Non c'è mai un ragionamento onesto
E quando pensi di pensare
Non ti accorgi che non stai pensando
Stai solo subendo
Un concetto già pronto
[Si ringraziano i nostri telespettatori perché anche ieri abbiamo fatto il record di ascolti
Il nostro programma è stato visto da 60 milioni di idioti!
Ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah]
Ti prende e ti plasma, ti piglia
Ti plagia, ti scompiglia
È come un'amante arcigna
Che ti seduce e poi ti lascia
La Tivvù è un Mostro
E tiri lo sciacquone
Col cervello immerso dentro al cesso
E lo dimostra il fatto
Che non abbiamo un pensiero nostro
Tutto quanto c'è imposto
Ci condizionano in tutto
La Tivvù è un Mostro
Anche se cambi canale
Non c'è mai un ragionamento onesto
E quando pensi di pensare
Non ti accorgi che non stai pensando
Stai solo subendo
Un concetto già pronto
Le veline e letterine
Sono finte ballerine
Che distraggono la mente
Dai pensieri della gente
Se la satira è un po' dura
Pronta arriva la censura
E davanti a Emilio Fede
Che lo mandi chi ci crede
La Tivvù è un Mostro
E tiri lo sciacquone
Col cervello immerso dentro al cesso
E lo dimostra il fatto
Che non abbiamo un pensiero nostro
Tutto quanto c'è imposto
Ci condizionano in tutto