Sesto posto ingeneroso (rione Comparini) per una delle espressioni musicali viareggine migliori della storia. Ghilarducci e Branconi realizzano LA canzone di Carnevale, un tuffo pieno nello spirito più puro della manifestazione, un vortice emotivo capace di scardinare la realtà e rovesciare il mondo attraverso una sinfonia che rapisce e non torna indietro. E' un flusso ininterrotto quello che i due autori generano, grazie anche al sempreverde coro dei bambini.
Tommaso Lucchesi
Mi sembra tanto facile
un puzzle far coincidere
per quanto mi è impossibile
sorridere di più
Su lasciati coinvolgere
son note fresche e libere
ma sono incatenato sempre più
Desidero una maschera per cancellar l’inutile
Monotonia di vita fatti in là
S’intrecciano le musiche, le maschere fantastiche
mi dicono: “C’è posto anche per te!”
È Carnevale, sapore della vita è il Carnevale
Nel baccanale ti liberi da ogni schiavitù
È Carnevale, che importa se la vita è una cambiale
È naturale che qui trionfi Amore e Gioventù
E scoppio forte a ridere
perché mi sento libero
e scherzo, gioco e canto
ma la voce, dove l’ho?
Eppure dietro l’angolo
nel volo d’un coriandolo
ho ritrovato la felicità
E ricomincio a credere
che il mondo con le maschere
potrebbe amar di più l’Umanità
Non più supposte atomiche
Non più figure anemiche
Non più siringhe per l’eternità…
È Carnevale, sapore della vita è il Carnevale.
Nel baccanale ti liberi da ogni schiavitù.
È Carnevale, che importa se la vita è una cambiale
È naturale che qui trionfi Amore e Gioventù. (X3)