Interessanti accordo e riff che impacchettano egregiamente una vera e propria declamazione lirica di Viareggio. Probabilmente la migliore opera "giovanile" del primo Manuel Santini.
Anche oggi un po’ è scesa la sera su di me
C’è sempre tanta gente sul ponte girante come te
Vedo barche posteggiate lungo il molo già alle tre
Tu non crederesti a quei volti, ai gesti che trovo
Qui all’angolo di casa
O andando a far la spesa
Incontro chi vuoi tu
Anche la Robertona
Sul sellino rinforzato
Sella sua biciclettina
È un sogno in una piazza
Che non se ne va via
Ma resta nei miei occhi
Tra le risate del Baiocchi
(Qui c’è anche una pineta tra i monti e il Margherita)
Se tu venissi qui vedresti
Sotto il cielo i giocattoli
Di una città che ha un nome vero
Si chiama Viareggio
Proprio accanto a me
Passerà Moschino
C’è un caffè
Passa Ventofino con il suo giubbotto in Darsena
Viene a prendere il Libeccio
Con gli occhiali su di sé
(E si tiene il suo cappello e fa un’ombra su Viareggio)
Qui diventi una rotonda
Qui in via della Gronda
E non sul mare ma
In piena Migliarina
Anche se starebbe meglio
A palafitta sulla rena