Canzone dei due Egisti, Malfatti e Olivi, originariamente presentata alla Canzonetta dei Rioni 1983, torna in pompa magna nel 2007 per diventare canzone ufficiale nonché title track del cd contenente tutte le canzoni del Festival dei Rioni di quell'anno (compresa la vincente "Ballata Carnevalesca" di Adriano Barghetti). Torniamo negli anni Ottanta: il grande pezzo vince la medaglia d'argento (a nome del Darsena) dietro solo al duo Lami-Gigli e rimane incastonata fra le più belle melodie di sempre.
Insolito mattino,
qualcosa qui è cambiato,
un velo porporino su tutto si è posato.
Non è più bianco il latte,
più rosa il mio cuscino,
più giallo il canarino,
più nero il mio caffè.
Chi mai ha rubato i sette
magnifici colori ...
io prendo e vado fuori
per sapere chi è...
E’ polvere di sole
che fa tornare a ridere Pierrot;
Viareggio in Carnevale
che al primo sole si riveste d’or.
E’ il filtro più sottile
che ritrovare fa i perduti amor.
E’ polvere di sole, è vento che può
sospinger le tue vele
al porto d'ogni cuor...
Insolito mattino,
ho voglia di cantare
insieme al canarino
“amore, amore, amore”
dell’ultimo tuo gesto non sento più le spine,
ho un’ansia senza fine di rivedere te...
Chi mai ha rubato il posto
a tutti i miei pensieri
io prendo e vado fuori
per saper chi è.
E’ polvere di sole
che fa tornare a ridere Pierrot;
Viareggio in Carnevale
che al primo sole si riveste d’or.
E’ il filtro più sottile
che ritrovare fa i perduti amor.
E’ polvere di sole, è vento che può
sospinger le tue vele
al porto d'ogni cuor...
E’ il filtro più sottile
che ritrovare fa i perduti amor.
E’ polvere di sole, è vento che può
sospinger le tue vele
al porto d'ogni cuor...