Nom et prénom |
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Lelio Maffei |
Nom et prénom |
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Ugo Giannessi |
Fernando Tofanelli |
Una canzone nata per l'improvvisato Carnevale 1920 non tanto per il divertimento del pubblico quanto per un motivo molto più pratico: chiedere ai presenti un obolo per l'ospedale di Viareggio in costruzione. Su un rabberciato carro le maschere a bordo imploravano scherzosamente (ma non troppo!) il celebre "soldino" per finanziare il primo nosocomio della città. Il testo è una rassegna dissacrante dei disagi di una famiglia "tipo" del primo dopoguerra senza casa e sottoposta agli imprevisti del meteo che prega gli spettatori borghesi nella speranza di un atto di bontà. Tra le curiosità, è il primo brano firmato da Lelio Maffei, futuro autore della prima vera canzone ufficiale e, in occasione del centenario nel 2020, ne è stata prodotta una versione riarrangiata interpretata da Vladimir Luxuria.
Signori, che avete il cuore colmo di bontà,
deh, fate a noi per Dio la carità…
Siam quattro sciagurati,
e in più la scimmia e il can…
Noi siamo tutti quanti
colpiti dalle avversità.
Su, dateci un soldino
a pro dell’ospedal!
Se piove il bagno e doccia gratisse facciam.
Il terremoto non ci fa tremar!
Via, dateci un soldino,
muovetevi a pietà!
Noi siamo tutti quanti
colpiti dalle avversità.
Su, dateci un soldino
a pro dell’ospedal!
Viviamo reietti sotto un carro alla stazion…
Il ciel ci fa da tetto ogni stagion,
le pulci e gli altri insetti
come inquilini abbiam…
Noi siamo tutti quanti
colpiti dalle avversità.
Su, dateci un soldino
a pro del Carneval!
Su, dateci un soldino
a pro del Carneval!
Su, dateci un soldino
a pro del Carneval!