Un tempo l’uomo creò le macchine per servirlo. Poi ha iniziato a somigliare sempre più a loro. Nel tentativo di essere più veloce, efficiente, perfetto ha sacrificato tutto ciò che lo rendeva umano. Ora si muove come un ingranaggio e vive tra algoritmi. Eppure qualcosa dentro di lui resiste: la capacità di provare emozioni, che mai nessuna Intelligenza Artificiale potrà simulare.