Pirandello le chiamava maschere: metafora per i diversi volti in cui le persone ci percepiscono. Ognuno ti vede diverso guardando una maschera che hai scolpito. Non si tratta di sceglierne una, ma bisogna solo ricordare ogni tanto di prendere uno specchio e guardarci negli occhi. La costruzione si ispira ad un’opera dell’artista Giuseppe Ragazzini.