Gianmarco Madonna propone a Tommaso Lucchesi una melodia ancora embrionale ma dal grande potenziale a cui manca l'interprete. Il batterista delle Anguille cee Francesco Bertuccelli viene selezionato come cantante e, sulle chitarre di Simon Ciffa, intona un testo che racconta il dramma della depressione come eterna attesa di un momento felice, allegoricamente individuabile nel Carnevale. All'albo va una menzione per il miglior testo ad opera della commissione di giuria.
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Prima penso
Poi ripenso
Troppo spesso
A tutto il tempo passato ad aspettare il sole
Dopo una pioggia o un temporale
E poi cerco
E non riesco
Quindi invento
Universi e terre lontane tutte da esplorare
Dove potermi ritrovare
E davanti al mio molo
Sto per spiccare il volo
Mi vestirò da attore
Ridonerò colore
A quella gente troppo triste
Perché non sa cercare il sole
Regalerò stupore
Ritroverò il mio cuore
Fra le macerie della vita
Son certo che ne uscirò migliore
Passa il tempo
Già lo sento
È il momento
Di tuffarsi nell’assurda immensità del cielo
In attesa che sia vero
Poi torni
Mi confondi
Mi circondi
Con i tuoi mille coriandoli di ombra e luce
E uno sguardo che seduce
E davanti al mio molo
Sto per spiccare il volo
Mi vestirò da attore
Ridonerò colore
A quella gente troppo triste
Perché non sa cercare il sole
Regalerò stupore
Ritroverò il mio cuore
Fra le macerie della vita
Son certo che ne uscirò migliore
Vedo da lontano un raggio
Che squarcia tutto il nero
E con un poco di coraggio
Apre d’azzurro il cielo
Ora farò rumore
Rovescio anche il colore
Su un mondo troppo grigio
che ha scordato quant’è bello il sole
Ne sento già il calore
Va via pure il dolore
Ma basta nubi dal mio mare
Perché ora è certo, è Carnevale!
Tommaso Lucchesi
Gianmarco Madonna
Francesco Bertuccelli
Simon Luca Ciffa