Nombre y apellido |
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Arturo Faraoni |
Nombre y apellido |
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Franco Parenti |
Faraoni e Parenti disegnano uno stormo giocondo di gabbiani che dalle lontane onde blu del mare sorvolano Viareggio e scendono per festeggiare con Burlamacco e Ondina. Un'immagine musicale estremamente romantica e sognante appartenente a un Carnevale che non c'è più. Decimo posto assegnato al rione Quattro Venti.
Tommaso Lucchesi
In maschera siam qua,
siam giunti al Carneval.
Siamo gabbiani:
vestiti da Arlecchin,
Rosaura e Pantalon,
siamo le ali dell’amor.
Scendendo giù dal ciel
andiamo a volteggiar
sulle feste dei rioni.
Quando il sole splende sopra i viali
voliamo fra i coriandoli a giocar.
Siamo gabbiani, in abito da sera.
Siamo venuti a Viareggio, al Carneval.
Fra cipre e nei al veglione mascherato,
vogliamo folleggiare con chantal
Siamo gabbiani, eterni innamorati
di cieli azzurri e di mari blu.
Questo mare di colori
impazzire ci fa i cuori.
Noi restiamo,
non lo lasciamo più.
Su scogli in mezzo al mar
ci andiamo a riposar,
siamo gabbiani.
Per poi ricominciar
a ridere e scherzar
nella bagarre del Carneval.
Tra bande e majorette
voliamo alti nel ciel
sulle bimbe viareggine.
Belle come fiori sullo stelo,
un fiore all’occhiello metterò.
Siamo gabbiani, in abito da sera.
Siamo venuti a Viareggio per giocar.
E quando scoppia il colpo di cannone
facciamo da corona al Carneval.
Siamo gabbiani, un po’ pazzerelloni,
occhi cerchiati con matita blu.
Poi, finito il Carnevale,
ritorniamo in mezzo al mare
ma fra un anno
saremo ancora qui.
Siamo gabbiani, un po’ pazzerelloni,
occhi cerchiati con matita blu.
Poi, finito il Carnevale,
ritorniamo in mezzo al mare
ma fra un anno
saremo ancora qui.
Poi, finito il Carnevale,
ritorniamo in mezzo al mare
ma fra un anno
saremo ancora qui!