Valentina Lottini con Marco Celli e Giovanni Madonna intona una canzone che parla di libertà e torture, specularmente al carro di Roberto Vannucci di cui il brano costituisce la colonna sonora. "In un mondo che... prigioniero è" omaggia Giulio Regeni e i torturati nel mondo nonchè la meravigliosa canzone di Lucio Battisti "Il mio canto libero", che viene anche citata nel testo della canzone.
Qui davanti a te
mani legate che,
sempre di più,
occhi su di me,
il cuore batte, non
si arrenderà.
Sento il sangue nelle vene,
bene, ancora sopravvivo,
rido e libero il mio canto.
Rido, ballo, bevo, canto,
me ne frego, me ne vanto, senti quanto...
Vivo
e libero il pensiero,
vero,
è solo lui il mio tetto,
metto
i piedi su un cammino
nuovo per me.
Lotto,
uccido la tua indifferenza,
combatto solo contro il mondo,
cerco la mia libertà.
In un mondo che
è prigioniero, io
son libero.
Le catene no,
non fermeranno mai
quest'anima.
Guarda, dolore ti circonda,
senti, l'umanità che urla
mentre tu sei indifferente.
Senza occhi, senza mente,
tu non vedi, tu non vedi proprio niente.
Vivo
e libero il pensiero,
vero,
è solo lui il mio tetto,
metto
i piedi su un cammino
nuovo per me.
Lotto,
uccido la tua indifferenza,
combatto solo contro il mondo,
cerco la mia libertà.
In un mondo che
prigioniero è,
respiriamo liberi
io e te...
Guarda, dolore ti circonda,
senti, l'umanità che urla
mentre tu sei indifferente.
Senza occhi, senza mente,
tu non vedi, tu non vedi proprio niente.
Vivo
e libero il pensiero,
vero,
è solo lui il mio tetto,
metto
i piedi su un cammino
nuovo per me.
Lotto,
uccido la tua indifferenza,
combatto solo contro il mondo,
cerco la mia libertà.