Cristiano Fubiani e Daniele Toscano firmano vocalmente il primo premio 2010 del Festival di Burlamacco. Una canzone celebrativa dei Carnevalari con i loro soprannomi ma soprattutto dei viareggini, in un'annata dove lo spirito della città doveva ristabilirsi dopo il disastro del 29 giugno. Uno stile popolare per un testo folkloristico con tanto di padelle e coperchi ad arrangiare la musica. L'eredità delle canzoni di Egisto Malfatti è chiaro ma Andrea Passaglia e Massimo Domenici riescono con efficacia a rielaborare quello spunto in maniera innovativa e coinvolgente.
Sul caretto del Biancolini c’è una scritta: “Mensa Bambini”,
dice Pippo, come sermone: “Io da grande voglio esse’ dottore”,
già si balla in tutta via Fratti, passa il Nizza ma ‘un sento il Monciatti,
mentre il Testi, gran professore, termodinamica insegna al bebè.
E non importa Leo se i soldi ‘un me l’hai dati,
babà e bigné allo cheffe Danie’ li paga il Paci,
ma il cantastorie 'un so mia fa’, come il Malfatti ‘un ci si fa’…
E dopo poche righe… Mi devo già ferma’…
Viareggio t’ho nell’anima,
Viareggio sei una favola,
ma a scriver su una pagina
l’amore che ho per te,
mi perdo fra le maschere,
i pinugliori e le chiacchiere,
domani ci riprovo solo se
ti fai trova’ alla Zattera,
sennò io vengo in Darsena
e son sicuro lì ritrovo te.
A teatro in fila per uno: canta la “Burlamacco ‘81”,
c’è anche Kekko in giacca e cravatta, Gisk, Batano, il Bertozzi, chi manca?
Manca Alice di via Comparini, quella che al piano sonava il Biagini,
sta sul Magno e lava stoviglie al Ristorante “Le Meraviglie”.
E poi al mercato dove c’è una bancarella,
puoi sta sicuro c’è la Giulia o l’Antonella,
Coriandolik pensaci tu, chiama il Venuto e Sky TV,
e fanni di’ che i saldi… ‘Un ci sono più…
Viareggio t’ho nell’anima,
Viareggio sei una favola,
son da tre giorni in Darsena
ma ancora ‘un ci sei te,
respiro la salsedine,
fischietto “Maschereide”,
adesso io ho capito e sento che
tu nasci e vivi dentro me,
ti tengo in fondo al cuor perché
poi son sicuro lì ritrovo te.
Viareggio t’ho nell’anima,
Viareggio sei una favola,
son da tre giorni in Darsena
ma ancora ‘un ci sei te,
respiro la salsedine,
fischietto “Maschereide”,
adesso io ho capito e sento che
tu nasci e vivi dentro me,
ti tengo in fondo al cuor perché
poi son sicuro lì ritrovo te...
Poi son sicuro lì ritrovo te...
Poi son sicuro lì ritrovo te!