Carrista capace di unificare in uno stile unico e riconoscibile il gigantismo tipico della tradizione del Carnevale e una sterminata verve carnevalesca, senza disdegnare temi sociali e delicati argomenti di attualità. Inizia giovanissimo a bazzicare i baracconi di via Marco Polo alla corte di Silvano Avanzini e Carlo "Bocco" Vannucci per poi esordire fra le isolate nel 1985. Fra il 1990 e il 1999 firma numerose mascherate in gruppo di impronta fantastica e spensierata, riuscendo anche a conquistare il primo premio con "C'è qualcosa di orientale ma è pur sempre Carnevale". Vince due edizioni come carrista di Seconda categoria per poi debuttare nel 2002 con "Carnevale delle beffe con la chimica a bizzeffe", piazzandosi terzo. Seguono costruzioni di fantasia che sfiorano anche la cronaca d'attualità e la satira politica. E' secondo con il celebre Obama e trionfa a furore di popolo nel 2015 con "Quello che non vorrei vedere", incentrato sulla violenza sui minori. Nel 2018 si associa al fratello Alessandro Breschi. Torna fra i "piccoli" nel 2021 ma, dopo appena tre anni, risale fra i grandi arrivando subito secondo nel 2024 con "Ascolta ragazzo...".