Debutta lo scultore Stefano Di Giusto con una satira generale sulla casta politica italiana, qui ridotta a volti arcinoti avvitati sulle loro poltrone parlamentari. Di Giusto ne ha per tutti i partiti e scomoda anche Giulio Andreotti che torna dopo molti anni a comparire in un'opera in cartapesta al Carnevale.
Tommaso Lucchesi