Mi son sognato che Burlamacco
mi chiedeva una canzone
ni dicevo: “Come faccio?
Ho poga immaginazione!”
Provo a buttà giù qualcosa,
un mi vien nulla, un ce la faccio,
dirò del corso e de’ rioni
po’ c’infilerò un pagliaccio…
Ma di solito m’han detto
che funziona anche l’amore:
le’ che aspetta sul moletto,
lu’ e la ganza lì al poggione.
E Burlamacco scote la testa e mi fa:
“Prendi un gabbiano e il lungomare,
un popo’ di rena e un mascherone,
mischieli con l’acqua del canale,
metti anche un pezzetto del tuo cuore
E una canzone del Carnevale
come d’incanto ti ritroverai a cantare,
sogni e illusioni il baccanale
in riva al mare su di un’onda porterà
È che grandi ispirazioni
o Burlamacco, un se ne vede…
qui c’è sì ma del pattume,
e pogo vento nelle vele!
Allora provo coi ricordi
e mi concentro su’ lenzoli
che stirava la mi’ nonna
ai bagnanti in via Cairoli,
ma anche a andà sul miriordo
c’è da diventà pesanti…
ci dovrà esse qualche cosa
che oggi ancor la vedi e canti!
E lu’ mi fa:
“Prendi un gabbiano e il lungomare,
il libeccio che ti fa venì il magone,
i coriandoli e il croccante lungo il viale,
due maschere che giocano all’amore
E una canzone del carnevale
come d’incanto ti ritroverai a cantare,
sogni e illusioni il baccanale
in riva al mare su di un’onda porterà
È sempre uguale
perché è speciale!
Per sempre il mare a riva
ce lo porterà…