Tu sei viareggina anco se nata là al Versilia
Al cospetto del mare s’ impara a camminare
Un falò, sulla riva, che ora vive in un dipinto
Al largo si specchia e schizza un tramonto
Le sere di bonaccia, la buriana sbadiglia
Tiravimo la sciabia, era tutto un parapiglia
Ti insegneremo a mette’
I giorni neri in mare
Là nelle braccia di tu’ madre
Dalle onde ti lascerai cullare
Imparerai a mette’
I giorni neri in mare.
Nuotando verso il molo penserai:
Che gioia delafia, questa è casa mia
Noi nati al Tabaracci ti raccontamo i fatti
Se tu 'un lo sapessi saremmo de’ matti
Noi da bamboretti andavimo al Piazzone
Le solette dell’Ughette e di Tonino il sapone
Svolazzando nell’aria per passà da piazza Grande
E anda’ dal Cenciaretto a piglia’ delle mutande
La domenica in pineta a pattinà al Pino sul tetto,
Una spuma e un bombolone al Gatto Nero un ce li metto?
Ti vogliamo racconta' la magia, la tradizione
Bruciavin le baldorie, le mi’ nonne alla stazione
Piccola stellina vieni vì, un te lo scorda'
Anche a noi hanno insegnato sta storia a tramanda'
Ti insegneremo a mette’
I giorni neri in mare
Là nelle braccia di tu’ madre
Dalle onde ti lascerai cullare
Imparerai a mette’
I giorni neri in mare.
Nuotando verso il molo penserai:
Che gioia delafia, questa è casa mia
Viareggio gioiosa ti aspetta a braccia aperte
Sovrani Burlamacco e Ondina tra la gente
Nel gran baccanale ti sollevan sul carro
Canta, balla, ridi, impara ad amarlo