Probabilmente la canzone di Carnevale più lunga della storia e anche la più cinematografica. Una sorta di ambientazione noir per un'incontro amoroso durante Carnevale; ennesima audace sperimentazione di un Manuel Santini estremamente ispirato.
Ti credo quando mi racconti il tuo Carnevale
In spiaggia raccogli i messaggi che vengon dal mare
Ti tengo per mano e ti guarderò
Ti perdo in quello che non so
Ti credo quando mi racconti il tuo Carnevale
In spiaggia raccogli i messaggi che vengon dal mare
Ti tengo per mano e ti guarderò
Ti perdo in quello che non so
Sorridi con voce di sabbia che dà
Un aspetto, il tuo, nostrano
Ti cerco guardando le foglie dei platani al vento
E quando ritrovo il mio canto rivedo te
(Rivedo te, rivedo te, rivedo me)
Al Barco Bestia, al mare, in pineta
Vestita di bianco, d’argento e di seta
Allora parlami, parlami un po’ di te
Un bacio in darsena mi prende tutta l’anima!
Rivedo il sole d’agosto nei tuoi occhi di mare
Mi accorgo da questo racconto che sanno parlare
Mi dicono dolci parole e non so se crederci oppure
Oppure no
Ma un dubbio rimane e lo cancellerò
Ci disegno piano piano
Ti perdo tra ombre di pino e di palme africane
Dal molo fino al Varignano
E cerco te, io cerco te
Al Barco Bestia, al mare, in pineta
Vestita di bianco, d’argento e di seta
Allora parlami, parlami un po’ di te
Un bacio in darsena mi prende tutta l’anima!
Un bacio in darsena