La costruzione allegorica è liberamente ispirata a Marco Cavallo, la scultura di legno e cartapesta che fu realizzata nel 1973 dai pazienti del manicomio di Trieste, diretto da Franco Basaglia. Alto 4 metri, azzurro, era il simbolo della gioia di vivere, dei sogni e dei desideri delle persone ricoverate. La costruzione vuole focalizzare l’attenzione sulla psicologia sociale e l’influenza che il contesto in cui si è inseriti apporta a pensieri e sentimenti. Sul carro il cavallo azzurro è una sorta di cavallo di Troia, contenitore di messaggi di speranza di chi, sino ad allora, le speranze le aveva perdute. È un invito ad andare oltre i muri dei pregiudizi, dell'indifferenza, della paura, dell'intolleranza e della superficialità.
Foto di Enrico Dal Pino