Canzone scritta da Lorenzo Biagini e Andrea De Nisco per l'omonimo carro di Uberto e Luigi Bonetti. Stavolta è il del del mare Nettuno a essere ritratto come colosso in cartapesta: il fratello di Zeus protesta contro i soprusi dei politici italiani verso la nostra penisola che viene invasa dalle onde del potente eroe mitologico.
Come il vento
Le tue onde in movimento
Come il vento
Passi e vai
Eri tu grande un tempo
Solo tu al centro del mondo
Nei tuoi giorni senza crisi
Tra virtù e campi elisi
Adesso che è successo adesso
Invidia, soldi facili e progresso
Tutto questo non ha senso
Adesso cosa sei?
Penisola sommersa
Sotto il cielo di Viareggio
Mentre sfili
Tutto il resto non esiste più
I viali sono in festa
Ed è maestoso il tuo passaggio
Re del mare
Che ci osservi tutti da lassù
Come il vento
Le tue onde in movimento
Come il vento
Passi e vai
Siamo noi che viaggiamo
Marinai verso un porto sicuro
Oltre i guai, terra in vista
Un passo e poi la salvezza
Il tuo tridente detta legge
Può decidere la buona sorte
La speranza di un domani
Ecco cosa sei…
Penisola sommersa
Sotto il cielo di Viareggio
Mentre sfili
Tutto il resto non esiste più
I viali sono in festa
Ed è maestoso il tuo passaggio
Re del mare
Che ci osservi tutti da lassù
Come il vento
Le tue onde in movimento
Come il vento
Passi e vai
Siamo qui, sommersi noi
Da un mare che travolge tutto così
Con allegria
Nettuno poi ci salverà!