Roberto Alessandrini porta sul viale un mostro della guerra simile a una grande zecca con Clinton e il Papa che tentano invano di fermarlo. Gualtiero Lami realizza un altro brillante brano che parla proprio di bombe e mala diplomazia.
La favola e il racconto, la pace e la colomba
Nel cuore della gente che vive di speranza
Ma quelli che ce l'hanno non sembravan sinceri
Perché non ce la danno, sfruttando i suoi poteri
Perché non ce la danno, sfruttando i suoi poteri
Così gli americani minaccian l'ecatombe
Insieme ai suoi pugnali ci vendono le bombe
A fare da paciere ci son rimasti i blu
Si libera, prepara e arriva alla tv
Si libera, prepara e arriva alla tv
Finché c'è guerra c'è speranza
Della coscienza ci freghiamo
Così ci riempirem la panza
E la colomba noi mangiamo
Finché c'è guerra c'è speranza
Noi siamo tutti americani
Perché in Somalia o nei Balcani
L'importante è guerreggiar
Perché in Somalia o nei Balcani
L'importante è guerreggiar
Il mondo è a far festa perché è crollato il Muro
Però quanto ci costa guardare il futuro
Il presidente parla di un nuovo ordinamento
La vita val novanta ma sta facendo cento
La vita val novanta ma sta facendo cento
Qualcuno con la pace e con la santa messa
L'imposta dalla voce e poi la farà grossa
Giustificati i mezzi, se il fine è quello giusto
Noi, poveri ignoranti, non apprezziamo il gesto
Noi, poveri ignoranti, non apprezziamo il gesto
Finché c'è guerra c'è speranza
Della la coscienza ci freghiamo
Così ci riempirem la panza
E la colomba noi mangiamo
Finché c'è guerra c'è speranza
Noi siamo tutti americani
Perché in Somalia o nei Balcani
L'importante è guerreggiar
Finché c'è guerra c'è speranza
Della la coscienza ci freghiamo
Così ci riempirem la panza
E la colomba noi mangiamo
Finché c'è guerra c'è speranza
Noi siamo tutti americani
Perché in Somalia o nei Balcani
L'importante è guerreggiar
Perché in Somalia o nei Balcani
L'importante è guerreggiar