Marcetta grintosa e calorosa, cantata bene e con un ritornello piuttosto arioso capace di aprirsi molto bene. Ennesimo buon lavoro della coppia Pulga&Bicicchi. Ottavo posto in saccoccia per il rione Mare.
Tommaso Lucchesi
È un pianeta musicale,
Viareggio a Carnevale,
si suona in ogni via,
si balla nelle piazze,
si canta in compagnia.
Corre la gioventù
senza malinconia,
Viareggio spensierata
è tutta una follia.
Vestita di colori
come la primavera,
Viareggio a Carnevale,
non conosce la sera.
Distesa arriva al mare
come fresca fanciulla,
si desta dal letargo e chiede amor.
Dalle Apuane al mare,
vola nell’aria, prendi l’allegria,
grida la gioventù,
Viareggio ora sei sei mia,
Viareggio ora sei sei mia.
Maliarda, ruba cuori
come lo sai far tu!
Viareggio, dolce fata,
io non ti lascio più!
Ma suvvia non t’adirare,
sorridimi bambina,
se scappo a Viareggio,
lo senti, è Carnevale,
mi voglio divertire,
perché la gioventù
cammina e se ne va.
Viareggio è l’ideale,
non si fa fermar.
Vestita di colori
come la primavera,
Viareggio a Carnevale,
non conosce la sera.
Distesa arriva al mare
come fresca fanciulla,
si desta dal letargo e chiede amor.
Dalle Apuane al mare,
vola nell’aria, prendi l’allegria,
grida la gioventù,
Viareggio ora sei sei mia,
Viareggio ora sei sei mia.
Maliarda, ruba cuori
come lo sai far tu!
Viareggio, dolce fata,
io non ti lascio più!
Dalle Apuane al mare,
vola nell’aria, prendi l’allegria,
grida la gioventù,
Viareggio ora sei sei mia,
Viareggio ora sei sei mia.
Maliarda, ruba cuori
come lo sai far tu!
Viareggio, dolce fata,
io non ti lascio più!
Viareggio, dolce fata,
io non ti lascio più!