Tributo di Gianluca Cucchiar al Re della Risata e del Carnevale che, tramite la voce di Olivi, declama un inno allegro ma solenne allo stesso tempo. Un motivo intenso con un testo altamente poetico che non può non far emozionare un vero viareggino per le immagini che sa saggiamente evocare. Una delle migliori proposte della storia della Canzonetta (decimo posto per la Vecchia Viareggio).
Tommaso Lucchesi
Dolce color dell’autunno,
un freddo fremito al cuore ti danno,
il vento e l’ansietà.
Con un inchino regale
saluto l’ultimo raggio di sole che se ne va.
Vedi il mare protegge
quando il libeccio accarezza le spiagge
di questa mia città.
Sono i coriandoli in volo
sul mio vascello folleggia sul molo,
eccomi qua.
Bianco di biacca il mio viso,
labbra di rosso un po’ osé,
son quella favola antica che è dentro di te.
Non devi credere
che le mie maschere
siano soltanto la finzione di un momento
che ti ruba la realtà.
Splende la lacrima
sul viso di un Pierrot,
dov’è celata quell’essenza della vita
che una maschera ti dà.
Senti le note nell’aria,
scritte da più di cent’anni di storia,
vi ho riportato qua.
Canti venuti leggenda,
che una sirena adagiata sull’onda
vi intonerà.
Scendo giù a valle dai monti,
fiumi argentati di stelle filanti
e torna qui in città
quel dolce moto sognante,
scritto sui volti di tutta la gente,
che ti dirà…
Sono il tuo Re Carnevale,
non vuoi scordarmi perché?
Se guardi in fondo al tuo cuore, son dentro di te.
Non devi credere
che le mie maschere
siano soltanto la finzione di un momento
che ti ruba la realtà.
Splende la lacrima
sul viso di un Pierrot,
dov’è celata quell’essenza della vita
che una maschera ti dà.
Splende la lacrima
sul viso di un Pierrot,
dov’è celata quell’essenza della vita
che una maschera ti dà.
Dov’è celata quell’essenza della vita
che una maschera ti dà!