Capolavoro di Tiziano Montaresi con un Cagnolo in splendida forma che modella con maestria un testo difficile e un timbro complesso per una delle migliori proposte di sempre. Il Varignano vince moralmente la Canzonetta 1985 malgrado un ingiusto nono posto che grida ancora scandalo. Una marcia incalzante, quasi trionfale verso un finale emozionante capace di far viaggiare perlomeno con la fantasia.
Quando il creatore fece il mondo e l’aldilà
dopo il sesto giorno non sapendo cosa far
guarda da lontano, c’è qualcosa che non va
sembra l’universo, ma ci manca una città
era di domenica in un gesto di follia
con un po’ di mare, amore e fantasia
fece quello che una volta si chiamava poesia
È Viareggio un’invenzione
un momento di euforia
un miraggio, un’emozione
un’illogica allegria
È una gioia irriverente
fatta solo di presente
è una folla delirante
è l’idea del Carneval
Stare in riva al mare per vedere se anche Dio
sente la mancanza di un paese come il mio
splendida finzione, sguardi ambigui di Pierrot
un mondo di cartone, balli in maschera e falò
nesci e burbiglioni, infedeltà e malinconia
senso dell’assurdo e illusoria nostalgia
tutto quello che una volta si chiamava poesia
È Viareggio un’invenzione
un momento di euforia
un miraggio, un’emozione
un’illogica allegria
È una gioia irriverente
fatta solo di presente
è una folla delirante
è l’idea del Carneval
Questa terra magica e renosa che è la mia
spazio, solitudine e antichissima ironia
tutto quello che una volta si chiamava poesia
È Viareggio un’invenzione
un momento di euforia
un miraggio, un’emozione
un’illogica allegria
È una gioia irriverente
fatta solo di presente
è una folla delirante
è l’idea del Carneval.
È una gioia irriverente
fatta solo di presente
è una folla delirante
è l’idea del Carneval.