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Carnevale ai bagni (1928)

Testo

Nome e cognome
Default imageGino Guidi

Musica

Nome e cognome
Default imageFernando Tofanelli

Interpreti

ignoto

Arrangiamento

ignoto

Partecipazioni

Un altro pezzo indimenticabile scritto per il vincitore "Carnevale ai bagni" di Alfredo Pardini. Testo di Gino Guidi e melodia di Fernando Tofanelli. Canzone solare, sbarazzina ed estremamente ironica, abile nel miscelare l'umore del periodo carnascialesco con l'atmosfera calda dell'estate. Probabilmente il brano più "pubblicitario" di sempre!

Tommaso Lucchesi
Copia negli appunti

Ma che fatto eccezionale
per piegar Sirene e Ondine,
venne ai bagni il Carnevale,
venne al mar in mutandine.
A servigli da ombrellone
col suo far gaio e giocondo
ci costrinse il solleone,
vecchia lampada del mondo.

Carneval, Carneval,
Carneval dove sei tu,
risorride gioventù.
Frizzi e canti,
danze e cori,
bocche, risa e folli amor.
Carneval, Carneval,
Carneval dove sei tu,
risorride gioventù.
Frizzi e canti,
danze e cori,
bocche, risa e folli amor.
Carneval dove sei tu,
torna amore e gioventù.
Olè.

(Sopra l’agile patino
fila verso l’orizzonte,
travestito da bagnino,
mentre amor le reti ha pronte.
Gli si dà la donna altera,
mentre intorno tace il mondo,
Carneval che poi la sera
scherza ilare e giocondo.)

Carneval, Carneval,
Carneval dove sei tu,
risorride gioventù.
Frizzi e canti,
danze e cori,
bocche, risa e folli amor.
Carneval, Carneval,
Carneval dove sei tu,
risorride gioventù.
Frizzi e canti,
danze e cori,
bocche, risa e folli amor.
Carneval dove sei tu,
torna amore e gioventù.
Olè.

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