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Giorgio Michetti

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Pittore in primis, illustratore in secundis, carnevalaro in terzis: lo straordinario e raggiante viaggio del viareggino Giorgio Michetti nel mondo dell'arte non ha mai imboccato in maniera significativa la strada della cartapesta ma l'ha solo attraversata per qualche anno con sparute presenze, sia come titolare che come collaboratore. La passione di Michetti per il colore esplode da bambino, quando all’età di 5 anni riceve per Befana dal padre Ulisse una tavolozza e un cavalletto... era il 1917, in piena Prima Guerra Mondiale (Giorgio è nato il 7 dicembre 1912!). Negli anni della gioventù inizia a frequentare gli ambienti ed i personaggi più affascinanti appartenenti all’universo artistico della sua città ed inevitabilmente incappa anche nei baracconi dei carri allegorici. La sua primissima esperienza in prima persona nel Carnevale avviene negli anni ’30 con la sua unica maschera isolata, "Taddeo e Veneranda", regolarmente accettata al concorso ma mai sfilata a causa del forfait del portatore che la riteneva eccessivamente pesante. Dopo la permanenza a Roma per gli studi liceali ed accademici e il successivo trasferimento con la famiglia a Peschiera sul Garda in seguito alla morte del padre, Giorgio Michetti torna a Viareggio durante la guerra e ricomincia a frequentare gli amici pittori, come Renato Santini e Danilo Di Prete, già inseriti nel mondo dei coriandoli. Dopo il 1946 Michetti riprende a respirare il profumo della carta a calco aiutando l’amico carrista Antonio D’Arliano all’hangar fino al 1948, quando decide di cimentarsi in coppia con Mario Veronesi in una mascherata di gruppo: "Candidate Miss Carnevale". La vittoria arriva l’anno seguente con la mascherata "Allegria express", un variopinto ed esuberante trenino carico di maschere che trionfa a mani basse, tanto che la giuria relega tutti gli altri concorrenti dal terzo posto in giù, abolendo il secondo premio, per marcare la superiorità dell’opera di Giorgio. Michetti abbandona l’impegno in prima persona, pur continuando a collaborare con D’Arliano (che gli affida un carro per il Carnevale di Bagni di Lucca) e firmando con Uberto Bonetti numerosi bozzetti per i colleghi costruttori. È suo anche il progetto del carro di seconda categoria "Domenica giorno di riposo", realizzato per conto del Bar Alceo e vincitore del primo premio nel 1952, sopra maghi del calibro di Arnaldo Galli e Nilo Lenci. Nel 1962 Michetti abbandona nuovamente Viareggio e va a vivere a Milano per trent’anni ma, una volta tornato, non si lascia sfuggire l’occasione di lasciarsi coinvolgere di nuovo dal Carnevale. A metà anni ’90 firma alcune cartoline promozionali per il CarnevalDarsena, mentre nel 2005 e nel 2017 è autore del manifesto ufficiale del Carnevale di Viareggio. Oggi Giorgio, all’età straordinaria di 105 anni, lavora ancora alacremente ogni giorno, dipingendo e creando capolavori, con la passione e la lucidità di un ragazzino... che sia questa la formula dell’eterna giovinezza?

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