Il governo italiano diventa un'arpagona civetta che vuole tutto lei per lei, senza particolare interesse per gli stomaci e i portafogli degli altri. "La civetta - tutto mio cucco io" di Arnaldo Galli vanta una scatenata canzone ufficiale scritta da due maestri del settore: Franz Arrighini e Aldo Valleroni.
Tommaso Lucchesi
Se tu vieni con me
il miracolo c'è,
corri in fretta e lo puoi
riscattare da te,
il governo di qua
lì per lì
là per là;
s'è mutato in civetta
e sapete che fa?
Ora dice;
“E' tutto mio
quel che vedi è tutto mio,
su donami ciò che è tuo
tutto quanto voglio mangiar;
qui c'è tanta cacciagione
d'arrostire a perfezione,
il meglio d'ogni stagione
a me sola deve toccar.”
E' inutile discutere
la parte del leone spetta a lei,
comunque tu continua a chiedere
un po' di Carnevale anche per noi.
Ma lei dice:
“E' tutto mio
qui mi pappo tutto io,
perdonami amico mio
tu capisci lo devo far,
le risorse sono l'amo
che mi servo da rischiamo;
su vieni bell'italiano
le tue fette devo mangiar.”
Larallalailalla larallalailalla
larallalailalla larallalailalla
A Viareggio si sa
se qualcosa non va,
ci si ride un po' su
e si tira a campa',
è una formula che
si commenta da se,
l'ha inventata per noi
Carnevale il gran Re.
Ora dice;
“E' tutto mio
quel che vedi è tutto mio,
su donami ciò che è tuo
tutto quanto voglio mangiar;
qui c'è tanta cacciagione
d'arrostire a perfezione,
il meglio d'ogni stagione
a me sola deve toccar.”
E' inutile discutere
la parte del leone spetta a lei,
comunque tu continua a chiedere
un po' di Carnevale anche per noi.
Ma lei dice:
“E' tutto mio
qui mi pappo tutto io,
perdonami amico mio
tu capisci lo devo far,
le risorse sono l'amo
che mi servo da rischiamo;
su vieni bell'italiano
le tue fette devo mangiar.”
Larallalailalla larallalailalla
larallalailalla larallalailalla
larallalailalla larallalailalla
larallalailalla larallalailalla
larallalailalla larallalailalla
larallalailalla larallalailalla
larallalailalla larallalailalla
larallalailalla larallalailalla
larallalailalla larallalailalla