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Canzoni - Baccanale scapigliato (1925)

Interpreti

    ignoto

Arrangiamento

    ignoto

È l'anno che vede debuttare sui viali a mare Antonio D'Arliano e Alfredo Pardini in un'edizione iniziata con una splendida sfilata di barche addobbate sul canale Burlamacca e conclusa con la vittoria del primo carro realizzato con la carta a calco (o cartapesta). È un Carnevale di totale successo, come si conferma la gara musicale che vede vincere lo spezino Domenico Cortopassi con un brano che gioca su una melodia vivace, orecchiabile e che si rincorre da cima a fondo. Un vero e proprio secondo inno di Viareggio che omaggia la festa e il bisogno di essere tutti uguali almeno davanti al re del buonumore. Una canzone provocatoriamente democratica nello stesso anno del famigerato discorso di Mussolini al Parlamento.

Tommaso Lucchesi
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Chi è là? Chi è là?
Che vien dal mare.
E arriva, evviva,
il Carneval.

Diamo al Libeccio pensieri e noia,
la vita è bella, la vita è gioia.
Al bel sorriso di Carnevale
fugge ogni male, torna il piacer.
Viva Viareggio,
viva l’amor.

Viareggio sogno di primavera,
la vita intera passare in te.
Al vago fremito del mare azzurro
sognare e amare, altro non v’è.
Viareggio sogno di primavera,
la vita intera passare in te.
Al vago fremito del mare azzurro
sognare e amare, altro non v’è.

Beviam, brindiam
a Carnevale.
Beviamo, brindiamo,
al Carneval.

Davanti al principe dell’allegria
siam tutti uguali e tutti d’un core.
La contessina e la sartina,
il marinaio e il gran signor.
Viva Viareggio,
viva l'amor!

E sotto il pungolo del dispiacere
e finché giunga l’ora fatal.
Oh viareggino, alto il bicchiere,
pensa al tuo principe, al Carneval.
E sotto il pungolo dell’allegria
siam tutti uguali, tutti d’un cor.
Oh viareggino, alto il bicchiere,
pensa al tuo principe, al Carneval.

Danza, suona, salta, gira,
brinda, trinca, campa e godi.
Anima allegra, canta giuliva.
Evviva, evviva il Carneval!

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