Matteo Cima regala agli spettatori del Festival di Burlamacco 2021 una delle canzoni più dolci e sinuose della sua carriera musicale. Un'alchimia convincente tra un testo sentito in profondità e una melodia che assomiglia a una carezza capace di far dimenticare gli orribili ultimi mesi in previsione di una realtà diversa e meno aggressiva. Un ritorno al Festival in grande stile che dimostra ancora una volta la flessibilità di Cima nell'alternare briose canzoni pop ad opere molto più introspettive e sensibili.
Tommaso Lucchesi