Colonna sonora del carro di Antonio D'Arliano, vero mattatore del 1937 pari merito col rivale di sempre Alfredo Pardini. Una marcia quasi malinconica che rispecchia i tempi della composizione del brano, in cui le sfilate militari irregimentate erano all'ordine del giorno. Un buon brano che mette in evidenza anche il rapporto sempre profondo tra i festeggiamenti del Carnevale e la cultura circense dei pagliacci, i "mascherati" per eccellenza.
Tommaso Lucchesi
Ecco arriva in passeggiata,
pagliacciata trionfante
che rompe fremente
nel gran baccanal.
Ecco!
I paggliacci e una brigata,
che s'avanza allegramente
fra scherzi e volteggi
che fanno vibrar;
danno la gioia al cuor,
fanno sognar d'amor.
Vieni,
mia bimba vieni a veder,
vieni,
se vuoi davvero goder,
sono pagliacci pieni di valor
che con le palle fanno furor,
corri,
non esitare perchè
essi si burleranno di te.
Grida,
forte con loro:
“Viva i pagliacci,
viva sempre l'amor!”
Vieni,
mia bimba vieni a veder,
vieni,
se vuoi davvero goder,
sono pagliacci pieni di valor
che con le palle fanno furor,
corri,
non esitare perchè
essi si burleranno di te.
Grida,
forte con loro:
“Viva i pagliacci,
viva sempre l'amor!”